03/04/2018
La verniciatura a polveri - Durabilità
Quando si
comincia un progetto di verniciatura di strutture in acciaio ci si trova ad
affrontare la scelta del ciclo di verniciatura adatto alla protezione dalla
corrosione del manufatto posto in un determinato ambiente.
La Normativa
ISO 12944 è stata realizzata per aiutare i progettisti, gli ingegneri, i tecnici nell’identificazione dei migliori cicli anticorrosivi per la protezione
delle strutture metalliche.
La norma è divisa in 8 sezioni che vanno dalla misurazione dei vari ambienti, alla preparazione del supporto ed alle procedure dei test di laboratorio.
Per ottenere un efficace protezione delle
strutture in acciaio è necessario che tutti gli operatori del settore
dispongano di chiare istruzioni sulla scelta dei cicli di verniciatura e di
informazioni concise anche sulle conseguenze economiche derivanti da una
inadeguata protezione del supporto.
Classificazione degli
ambienti
Il primo passo da compiere da
parte dei progettisti per verniciare nel modo più idoneo il manufatto o la
struttura metallica ,è quello di identificare l’ambiente in cui lo stesso andrà
installato:
C1 - classe di corrosività molto bassa
....
C5 - classe di corrosività molto alta (marina)
Successivamente bisogna definire la durabilità richiesta ,ovvero il
periodo entro cui va realizzato il primo intervento di manutenzione :
La durabilità è espressa secondo tre classi UNI EN ISO 12944-1
Bassa ( L ) = da 2 a 5 anni
·
Media (M) = da 5 a 10 anni
·
Alta (H) = oltre 15 anni
Durabilità del ciclo di verniciatura
Innanzitutto una precisazione sul termine di durabilità che spesso viene interpretato come “Garanzia Assoluta “. La durabilità corrisponde alla previsione indicativa relativa all’efficacia di un trattamento a cui viene sottoposto un manufatto al fine di ottenere una buona protezione anticorrosiva: nello specifico è l’intervallo di tempo che si rileva dalla messa in opera al primo importante intervento di manutenzione.
La durabilità non costituisce una garanzia di durata bensì è un
indicazione (di durata ), che può aiutare la compilazione di un attendibile
programma di manutenzione.
Una Garanzia di durata è invece una nozione giuridica ,oggetto di
clausole contrattuali particolari.
La durabilità viene indicata a fianco della categoria di corrosività
dell’ambiente per consentire la definizione del ciclo di protezione in grado di
operare in quell’ ambiente : es ( C 4
Alto, C3 Basso ) ecc.
Tuttavia non va dimenticato che la durata di un sistema di verniciatura protettiva dipende da diversi fattori come:
- Tipo di verniciatura
- Progettazione della struttura
- Condizione del supporto prima della preparazione
- Efficacia della preparazione della superficie
- Qualità dell’applicazione
- Condizioni ambientali durante l’applicazione
- Condizione di esposizione dopo l’applicazione
Per identificare il trattamento che offre la durabilità richiesta migliore è necessario individuare i cicli
idonei e scegliere il più adatto.
La norma UNI EN ISO 12944-5 fornisce esempi di verniciatura adatti per
diversi ambienti.
L’idoneità e la durabilità del sistema di verniciatura deve essere
dimostrata mediante le prove d’invecchiamento artificiale previste dalla
normativa 12944-6 ( nebbia salina UNI EN ISO 9227 Resistenza all’umidità UNI EN ISO 6270 ). e/o
dalla UNI 13438, specialmente su sistemi di verniciatura nuovi che devono
risultare conformi almeno ai requisiti normativi minimi.
La durata in servizio di una struttura protetta è sicuramente
superiore rispetto alla durata del sistema protettivo adottato. Una parte
dell’acciaio può andare persa a causa della corrosione prima che la struttura
completi la vita nominale per cui è stata progettata. E’ necessaria la stesura
di un programma di manutenzione che permetta la fruibilità della struttura per
tutto il periodo di riferimento.
Il programma deve prevedere una manutenzione ordinaria , da
tenersi con cadenza regolare, e una manutenzione straordinaria, da
effettuarsi quando si manifestino le condizioni previste dalle norme.
La manutenzione ordinaria
Per prolungare la durata del rivestimento protettivo per tutta la vita nominale della struttura, è necessario eseguire una ordinaria manutenzione, prima che si manifesti qualsiasi traccia di ruggine e preferibilmente ogni qualvolta vengano riscontrate alterazioni del rivestimento protettivo,( sfarinamenti , screpolature ,vescicamento, danneggiamenti , ecc ).
E’ fondamentale che i committenti,la direzione lavori,i costruttori,i
realizzatori del rivestimento protettivo, siano a conoscenza di informazioni
condivise e precise circa il sistema protettivo utilizzato per la struttura.
Le vernici che compongono il
sistema protettivo, necessitano di regolare manutenzione e pulizia per
assicurare la continuità delle proprietà decorative e protettive della
superficie.
La frequenza degli interventi di pulizia dipende da molti fattori ,
tra cui :
- Collocazione geografica della struttura
- Classe di corrosività ambientale in cui è inserita la costruzione
- Livello delle emissioni inquinanti nell’aria
- Presenza di venti con intensità notevoli
- Possibilità di pulviscoli trasportati dal vento ( sabbia, polvere )
- Cambiamento eventuale della classe di corrosività
Il miglior metodo di pulizia è effettuato attraverso un regolare
lavaggio della superficie utilizzando una soluzione d’acqua calda e detergente
delicato ( ph 5-8 ).Tutte le superfici vanno pulite utilizzando uno strofinaccio
soffice o una spugna , non usare nessuna spazzola se non di origine
naturale.
La frequenza della pulizia dipende dall’aspetto che si desidera mantenere e dalla necessità di rimuovere depositi che potrebbero, attraverso prolungato contatto, causare danni al rivestimento.
In ambiente non particolarmente aggressivo (rurale, urbano) ,la
normale frequenza di pulizia può essere di circa
12 mesi .In presenza di deposito di particolare sporco si raccomanda
una maggiore frequenza di pulizia.
Quando l’ambiente è aggressivo
la frequenza di pulizia va ridotta a intervalli di 3 mesi.
In presenza di elevato inquinamento atmosferico o in presenza di
ambiente particolarmente corrosivo,il periodo fra gli interventi va
ulteriormente ridotto.
In qualsiasi circostanza non utilizzare solventi o soluzioni
che contengano:
Idrocarburi Clorurati,Chetoni,Esteri,Paste abrasive.
La manutenzione straordinaria
La manutenzione straordinariaè da effettuarsi quando si manifestano le
condizioni previste dalle norme UNI EN ISO 4628-3 e precisamente quando viene
raggiunto il grado di arrugginimento Ri3 (1% della superficie della struttura)
o nell’ eventualità di particolari danneggiamenti al rivestimento protettivo.
Lo stato di un rivestimento di protezione può essere verificato
secondo la UNI EN ISO4628 (parti da 1 a 6).
Indicazioni per il ripristino
di danneggiamenti a rivestimento protettivo costituito da verniciatura a
polvere.
Qualora sia necessario effettuare ritocchi sulla superficie
verniciata, si consiglia l’uso di vernici poliuretaniche bi componenti,da
applicare secondo il seguente ciclo:
- Pulire la superficie da ripristinare con solvente di gradazione 06-55 o similari, applicandolo con un panno liberamente e asciugare avendo l’accortezza di rimuovere eventuali residui:
- Se
necessario, uniformare la superficie levigando laa parte da ripristinare con
carta abrasiva, massimo grana 320 e poi pulire accuratamente co panno asciutto.
3) - Miscelare
energicamente la vernice per circa 2 minuti ;
4) - In caso di vernice in confezione spry(bomboletta), spruzzare il colore sulla superficie da trattare da una distanza di almeno 25 cm facendo varie passate.
5)
Applicare la vernice a mezzo pennello di piccole
dimensioni e limitare l’applicazione strettamente alla parte da ripristinare.